Attualità - Cervinara. Il presidente di “Cervinaraviva” De Santis: “No allo scontro, vogliamo una soluzione condivisa con la Tim”.

Foto Cervinara

CERVINARA – A tenere banco a Cervinara in questi giorni è ancora la vicenda dell’antenna Tim di Via San Marciano. Un braccio di ferro estenuante tra azienda da un alto e consiglio comunale e cittadini dall’altro che sembra essere destinato a continuare anche nelle prossime settimane. Lunedì il tentato “blitz” da parte di alcuni tecnici della società di Telecom Italia ha scatenato una serie di proteste da parte dei residenti, che si sono costituiti in comitato per far sentire forte la propria voce.

“Un tentativo come quello di lunedì – dice ad “Ottopagine” il presidente di “Cervinaraviva”, Vincenzo De Santis – c’era stato già una decina di giorni fa. E anche quella volta fu bloccato, dal momento che proprio per evitare simili situazioni presidiamo ininterrottamente l’area”. Il presidente del comitato civico sorto spontaneamente ricostruisce gli eventi passati: “La volta scorsa dopo averli bloccati abbiamo allertato anche i vigili, per poi recarci tutti ad un incontro presso l’ufficio tecnico del comune. E in quella occasione venne ribadito chiaramente che siccome la loro documentazione fosse incompleta, era impossibile dare inizio ai lavori”.

Un appello che, visto gli eventi di inizio settimana, evidentemente è caduto nel vuoto: “Hanno addotto come giustificazione la sospensiva del Tar – riprende De Santis –, ma non regge visto che la documentazione è comunque palesemente inadeguata rispetto a quanto chiede il comune”. La visita inaspettata dei tecnici della Tim lunedì mattina ha creato anche dei momenti di tensione, ma la discussione è comunque rimasta nei binari della civiltà. “Adesso però c’è una novità – spiega il presidente del comitato –, dal momento che il comune ha messo per iscritto il divieto all’azienda di effettuare qualsiasi lavoro, venendo quindi incontro alle aspettative dei cittadini”.

Anche perché il consiglio comunale cervinarese ha ribadito con forza la volontà di rispettare il regolamento esistente per il posizionamento di tali impianti, mantenendoli comunque a distanza di sicurezza dal centro abitato.
“Il sindaco ha anche invitato al dialogo – riprende De Santis – per salvaguardare sia le istanze dei cittadini che quelle del gestore. Noi non ci opponiamo tout court all’installazione dell’antenna, ma vogliamo evitare danni alla salute. Non cerchiamo lo scontro, ma spingiamo affinché si arrivi ad un accordo per trovare un luogo adatto ad ospitare i ripetitori. Magari sul suolo pubblico, dove i benefici sarebbero per tutta la comunità e non solo per un privato”.

Giovanbattista Lanzilli
Fonte: Ottopagine

giovedì 2 febbraio 2006. Letture: 2068.


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