Attualità - Cervinara. Successo delle manifestazioni del Carnevale

Foto Cervinara

Un carro allegorico dove non sono mancati i richiami alla realtà politica di questi giorni ha accompagnato il carnevale nelle principali frazioni di Cervinara.

Ha riscosso un grande successo l’iniziativa della Pro Loco, Angelo Renna, che in collaborazione con tutte le associazioni del territorio e con l’amministrazione comunale, ha organizzato i tradizionali balli del martedì grasso, ossia, la quadriglia e la ‘ndrezzata. Balli eseguiti tutti da giovani che per mesi e mesi hanno imparato le lezioni che sono state loro impartite da persone più anziane, destinatarie, se così si può dire dei segreti, di piroette, saltelli ed anche licenziose parole. Addirittura per la ‘ndrezzata erano ben due i gruppi, che si sono esibiti davanti al pubblico del centro caudino, gruppi sempre composti da 12 coppie,ossia, 24 ragazzi.

Lo spumeggiante corteo è partito da piazza Elena alla frazione Ferrari per arrivare a metà pomeriggio in piazza Trescine e terminare l’estenuante esibizione in via Roma. Un percorso studiato per tentare di coinvolgere nel divertimento l’intero paese e chi perdeva una esibizione aveva tutto il tempo per seguire quella successiva. Ed accanto alle esibizioni dei gruppi della Pro Loco hanno trovato spazio anche gli allievi di una scuola di ballo di Rotondi. Ed è quasi inutile sottolineare che l’allegria del corteo della Pro Loco è stata tanto contagiosa da coinvolgere i numerosi spettatori che sono accorsi ad assistere all’avvenimento.

La sicurezza è stata garantita da assidui controlli esercitati dalle forze all’ordine, polizia e carabinieri, che hanno evitato che lanci di uova od altri gesti teppistici rovinassero questi suggestivi momenti. Anche il tempo ha dato una mano. Faceva freddo ma non pioveva e così, oltre ai ragazzi delle coreografie, anche molti spettatori non hanno resistito ad accennare qualche passo di danza Ed in fondo questo è il grande segreto del successo che il Carnevale continua a riscuotere. Quello, ossia, di riuscire a coinvolgere nel divertimento il maggior numero di persone possibili. E poi, oltre alla grande giornata di festa, va sottolineato anche un altro aspetto non certo secondario di queste manifestazioni.

I balli che vengono eseguiti il martedì grasso affondano le loro radici nella tradizione culturale, antropologica irpina. Hanno tutti la loro specificità che cambia da paese a paese ed affascina, non poco, gli studiosi dei costumi e delle tradizioni ma anche musicologi ed antropologi. Il fatto che vengano riproposte ed eseguite dai giovani significa che la tradizione si rinnova ogni anno e davvero non corre il rischio di sparire. Magari i ragazzi la contaminano un po’ seguendo lo spirito del tempo ma queste aggiunte fanno bene a musica e passi che, pensate un po’, nella maggior parte dei casi vengono trasmessi in modo orale.

Ed allora è certamente encomiabile lo sforzo che in questo campo stanno effettuando le pro loco irpine, spalleggiate in molti casi da amministrazioni locali. Ma come sempre si potrebbe fare di più, come ad esempio stilare un unico programma delle manifestazioni carnevalesche sull’intero territorio provinciale, pensando anche alla creazione di un ente di tutela e promozione. Ente che magari dovrebbe avere anche il compito di scremare quelle manifestazioni di non elevato tenore artistico. Le manifestazioni ed i balli tipici potrebbero essere un ottimo veicolo di promozione del territorio soprattutto per alcune zone che restano sempre fuori dai circuiti turistici. Magari fare questo tipo di discorsi proprio l’ultimo giorno di carnevale può apparire quanto meno supponente ma proprio il grande successo che riscuotono questi balli in giornate come il martedì grasso dovrebbe spingere a fare qualcosa di più.

Fonte: Retesei

mercoledì 1 marzo 2006. Letture: 4016.


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