Montesarchio
La storia di Montesarchio
Identificata come l'antica Caudium, già citata nelle Storie di Tito Livio, Montesarchio sicuramente affonda le proprie radici in una torre del periodo normanno ed ha origini sicure nel castello imperiale di Federico II di Svevia. Scavi recenti hanno portato alla luce un muraglione longobardo, favorendo diverse ipotesi da parte di alcuni studiosi, tra le quali l'identificazione di questa costruzione con un presunto molo di un porto fluviale, essendo stata la Valle Caudina anticamente un lago navigabile. In particolare si è pensato al molo dell'antica Baris o Barim o Baruli nel principato di Falerno in assonanza con il toponimo Baruni nel lato di Vetere, ponendo conferma nell'antica abbazia di San Nicola di Barim tutt'ora esistente.
Per quanto concerne l'origine toponomastica, secondo alcuni (ipotesi sicuramente erronea) Montesarchio deriverebbe da "Mons Herculis", secondo altri (ipotesi più credibile) da "Mons Arcis". In alcuni documenti medioevali è detto "Montesarculo". Fu feudo dei della Leonessa e più volte teatro di fatti d'arme, specialmente tra Renato D'Angiò e Alfonso d'Aragona. Qui, Giovanni di Ventimiglia, luogotenente di Alfonso, fu sconfitto dal re Renato. Fu poi marchesato dei Carafa e principato dei D'Avalos. Nel castello furono rinchiusi quali prigionieri Carlo Poerio, il Pironti, il Nisco ed altri.
Le frazioni di Montesarchio sono, Varoni raggiungibile mediante la strada nazionale S.S. 7 (da cui dista 2 km); Cirignano raggiungibile mediante la strada nazionale S.S. 7 (da cui dista 3 km), la strada provinciale Vitulanese (da cui dista 2 km); Tufara Valle raggiungibile mediante la strada nazionale S.S. 7, la strada provinciale Vitulanese (da cui dista 5 km).
Montesarchio : come arrivarci
In Auto
Per chi viene da Nord, basta uscire dalla A1 Roma-Napoli a Caserta Sud e proseguire in direzione Benevento, sulla Statale n.7.
Per chi viene da Sud, basta uscire dalla A3 ad Avellino e prendere la direzione Ospedaletto, proseguendo per Summonte, Sant'Angelo a Scala e
Pietrastornina, fino a San Martino Valle Caudina.
in Treno e in Autobus
La Valle Caudina è attraversata dalla linea ferroviaria Benevento Napoli e da un servizio di autolinee che effettua lo stesso percorso.
Per saperne di più sul servizio, sui costi e gli orari di treni e autobus, puoi consultare la pagina di
vallecaudina.net dedicata agli orari dei treni e degli
autobus.
Turismo a Montesarchio
Montesarchio è una cittadina ricca di attrattive turistiche, specie dal punto di vista storico-archeologico. Si comincia dal sito dove sorgeva l'antica Caudium, in località Masseria Foglia. I reperti della sua necropoli sono distribuiti in vari musei della Campania, tra i quali il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Gli arredi tombali partono dalla media età del ferro e già dall'VIII sec. a.C. si registra la presenza di vasi corinzi d'imitazione. Il centro tocca la sua massima espansione dopo la conquista sannita nel V sec. a.C.
L'Abbazia di San Nicola è situata alla sommità del borgo latovetere alle falde
del castello. La navata centrale di questa Chiesa è di origine medioevale, all'interno
vi si trova un piccolo monumento funebre datato 1527 contenente le ossa dell'arciprete
Venerillo. Sull'altare maggiore, un grande dipinto a tavola raffigurante la
deposizione di Cristo sulla croce, opera pregevole recentemente restaurata dalla
soprintendenza.
La Chiesa di S.Maria della Purità fu edificata dalla famiglia D'Avalos tra il
1654 ed il 1680 ca. Fu consacrata dal cardinale Orsini nel 1683.
La Chiesa dell'Annunziata, a navata unica e con sei altari laterali, sorge nella
piazza principale di Montesarchio, ed è d'impronta architettonica settecentesca.
In fondo alla navata principale vi è l'Altare maggiore realizzato im marmi policromi,
alle sue spalle vi è un grande dipinto che raffigura l'annunciazione dell'Angelo
a Maria, opera di un artista locale.
Da menzionare, poi, la Chiesa della SS.Trinità, elemento di sviluppo dell'abitato
nel XVII sec. e ancor prima in età normanna, e la Chiesa di S. Francesco, settecentesca
anch'essa, a navata unica con due seminavate laterali interrotte da altari frontali.
Le linee della facciata si attribuiscono al regio ingegnere Luigi Vanvitelli.
Si pensa che la Torre, che domina il paese dall'alto, sia una costruzione preromana, fu invece prigione borbonica. Il castello, infine, sorge nella parte alta del paese ed esisteva già in epoca longobarda. A quest'epoca risale il basamento, mentre il resto fu adibito a carcere militare, dopo che i D'Avalos lo donarono a Ferdinando II. Fu ricostruito nel XV sec. Attualmente è in restauro in vista dell'apertura del futuro museo caudino.
Dati su Montesarchio
Superficie territoriale: 29,6 Kmq
Altitudine 300: mt. s.l.m.
Popolazione residente: 13.091
Densità demografica: 442 abitanti/Kmq
Denominazione abitanti: Montesarchiesi
Santo Patrono: San Nicola
CAP: 82016
Prefisso telefonico: 0824
Distretto e Area locale: Benevento
Rete urbana: Montesarchio
Scuole: 16
Luoghi di culto: 15
Farmacie: 3
Uffici Postali: 3
Sportelli bancari: 7