Cronaca - Avellino. Aniello Taddeo condannato a 28 anni di reclusione per l’omicidio Marro

28 anni di reclusione. E’ questa la dura pena che è stata inflitta ad Aniello Taddeo dalla Corte di Assise del tribunale di Avellino, presidente Sicuranza, a conclusione del processo per l’omicidio di Michelangelo Marro.

Si tratta dell’imprenditore italo-tedesco freddato davanti alla sua villa di Cervinara in via Vignoli la sera del 13 febbraio del 1999. Marro fu attinto da una vera e propria pioggia di fuoco. Otto colpi, sparati da un kalashnikov ed un fucile a pallettoni. Nonostante i tanti colpi sparati uno solo fu quello mortale mentre gli altri sette lo colpirono agli arti inferiori.

La prima bocca di fuoco, Antonio Bove fu quasi subito individuato, processato e condannato a 23 anni di reclusione. Ad incastrare Bove, delle tracce trovate dagli inquirenti sul luogo del delitto che avevano ricondotto direttamente a lui, grazie all’esame del dna. La pena è stata poi confermata in Appello e Cassazione. Ma il secondo killer non era sta mai individuato. In via Vignoli non era state trovate tracce che potessero incastrarlo. Su Aniello Taddeo gravavano solo sospetti sino a quando Giuseppe Frugiero, detto Peppe ‘o biondo, non decise di collaborare con la giustizia, nella metà del 2003.

Frugiero, oltre, a ricostruire tutte le vicende del clan Pagnozzi, rese agli inquirenti anche il nome del secondo sicario del delitto Marro: Aniello Taddeo, nipote di Antonio Bove. Taddeo, difeso dall’avvocato Alberico Villani, fu tratto in arresto nell’estate del 2004 e contro di lui fu istruito il processo davanti alla Corte di Assise di Avellino. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero presso la direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Davino, che nella requisitoria della settimana scorsa aveva chiesto il massimo della pena, ossia, l’ergastolo. La moglie di Michelangelo Marro, Anna Mastice, ed il fratello Saverio, si erano costituiti parte civile ed erano assistiti dall’avvocato Alberto Simeone. Il processo si è concluso oggi con la condanna a 28 anni di reclusione per Taddeo.

mercoledì 25 gennaio 2006. Letture: 9345.


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