Cronaca - Cervinara. Alcuni nuclei familiari restano negli appartamenti occupati

E’ stata una giornata di altissima tensione per Cervinara. Circa un centinaio di persone hanno occupato le palazzine ancora in costruzione da parte dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Avellino, di via Casino Bizzarro. Gli appartamenti, che in tutto sono 60, spettano di diritto a coloro che vivono nei prefabbricati da oramai 25 anni.
E proprio questa condizione ha fatto scattare la protesta. La gente ha paura, davvero tanta paura di dover affrontare un altro inverno all’interno di quelle baracche di lamiere, compromettendo definitivamente la salute soprattutto delle persone più deboli, ossia, anziani, bambini e malati.
Era stato loro assicurato che sarebbero entrati nelle case all’inizio dell’estate, poi alla fine della bella stagione ma il tempo sta passando ed i lavori non vengono completati. Gli appartamenti all’interno sono oramai finiti ma mancano luce, acque e gas e soprattutto i lavori esterni devono essere completati. E’ stata la disperazione, quindi, a dettare il gesto estremo dell’occupazione. A quanto sembra, però, tra coloro che sono entrati negli appartamenti c’erano anche persone che non fanno parte della graduatoria e, questo, potrebbe innescare tensione tra gli stessi occupanti. Comunque la situazione è tenuta costantemente sotto controllo dagli agenti del commissariato di polizia di Cervinara, diretto dal vice questore Tinessa. E’ stato lo stesso Tinessa che al termine di un’estenuante giornata è riuscito a convincere la maggior parte delle persone a lasciare via Casino Bizzarro. Qualcuno, però, non ha voluto sentire ragione ed è rimasto. Adesso per tutti potrebbe scattare una denuncia alla Procura della Repubblica, ma alla gente sembra importare poco. Vedono le case finite e non riescono a capire perché devono continuare a soffrire all’interno dei prefabbricati.
Il sindaco Franco Cioffi, in serata, ha rotto gli indugi e si è deciso a procedere all’assegnazione, degli appartamenti , secondo la graduatoria ufficiale. Ma assegnazione non vuol dire entrare negli appartamenti solo sapere a quale casa si ha diritto. Insomma il provvedimento sembra non servirà a far diminuire la rabbia di questa persone che da oramai un quarto di secolo sono costrette a vivere in pochissimi metri quadri, in condizione che definire disagiate è solo un eufemismo. . Già altre volte era stata tentata l’occupazione ma il numero di coloro che vi avevano preso parte non era stati mai tanto nutrito come in questa occasione. E la sensazione è che la situazione nei prossimi giorni, con l’arrivo del freddo e della pioggia, sembra destinata a peggiorare. L’arrivo dell’inverno farà saltare i nervi a molte persone e la tensione è destinata a salire. La gente è stanca di promesse e chiacchiere e vorrebbero vedere al più presto interventi concreti per non essere considerati cittadini di serie B. Insomma per il momento si può dire che c’è un tregua in via Casino Bizzarro, una tregua che ha i giorni, anzi, le ore contate.
Fonte: Retesei
domenica 13 novembre 2005. Letture: 2303.