Cronaca - Rotondi. Giuseppe Piccolo condannato a cinque anni per racket

Si è concluso dinanzi al Gup del Tribunale di Napoli, dottor Risolo il processo a carico del 42 enne Giuseppe Piccolo di Rotondi, accusato di aver compiuto una serie di attentati estorsivi nel periodo ottobre-dicembre 2005 ai danni di imprenditori della Valle Caudina. Una serie di attentati che portarono i cittadini di Cervinara e Rotondi a scendere in piazza con una manifestazione anticamorra.
Le indagini avviate da Carabinieri del comando provinciale di Avellino e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia portarono all’arresto di Giuseppe Piccolo. Le gravi imputazioni erano costituite da cinque tentate estorsioni, porto d’armi in luogo pubblico e detenzione di esplosivi, nonché danneggiamento, tutti reati posti in essere con l’aggravante mafiosa. Le accuse nei confronti di Giuseppe Piccolo si basavano su intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate anche durante i colloqui interorsi in carcere tra Piccolo e i suoi familiari, nei quali l’uomo confessava di essere stato l’autore degli attentati.
Il pubblico ministero Vincenzo D’Onofrio ha chiesto la condanna di Giuseppe Piccolo a 14 anni di carcere. Il difensore del Piccolo, l’avv. Dario Vannetiello con una arringa durata circa due ore ha cercato di convincere il Giudice che la pena richiesta dal Pubblico Ministero era eccessiva. Il Giudice Risolo, ha quindi assolto il Piccolo da una delle estorsioni contestate ed ha escluso l’aggravante di aver commesso il fatto nella qualità di appartenente al clan Pagnozzi ed ha condannato Giuseppe Piccolo alla pena di anni cinque e mesi sei di reclusione.
Fonte: Retesei
venerdì 23 febbraio 2007. Letture: 3638.