Cronaca - Valle Caudina. Sugli ultimi attentati il prefetto Ippolito insiste: “Aiutateci ad aiutarvi”

“Aiutateci ad aiutarvi”. L’invito rivolto a tutti i cittadini della Valle Caudina arriva dal prefetto di Avellino, Costantino Ippolito, che pensava di trascorrere in modo rilassato il giorno di festa nella sua abitazione di Cervinara. Anche lui, invece, è stato destato nel cuore della notte da una telefonata che gli annunciava il quarto attentato che questa volta si è verificato a Campizze di Rotondi.
Il prefetto ha trascorso in bianco buona parte della notte per cercare di capire qual era la situazione effettiva sul territorio, poi solo nella tarda mattinata si è rilassato un poco. “La questione caudina è all’ordine del giorno” – ha detto il prefetto – “Abbiamo aumentato i controlli del territorio ed i risultati non tarderanno ad arrivare perché la legalità e lo stato vincono sempre. Ma anche la gente ci deve aiutare e denunciare senza timore. Lo possono fare anche in forma anonima” ha continuato il dottore Ippolito, “venendo, se vogliono in prefettura ad Avellino lontano da occhi indiscreti. Qualcuno si è risentito” – ha concluso il prefetto – “quando ho detto che l’Irpinia stava diventando omertosa come Palermo, quindi, smentiscano subito questa mia affermazione, denunciando e collaborando con le forze dell’ordine e con la giustizia”.
Intanto ieri sera a Cervinara, si è svolto un consiglio comunale straordinario aperto alla cittadinanza, che ha avuto come unico punto all’ordine del giorno la vicenda criminalità. L’assise era stata già convocata dal sindaco Cioffi quando nelle notte si è verificato l’attentato sulla strada statale Appia. Cioffi ha pensato di bene di estendere l’invito anche a Rotondi ed infatti all’assise ha preso parte il vice sindaco del piccolo centro, Luigi Fevola.
Dai banchi del consiglio comunale si è levata la richiesta estesa a tutti i cittadini di collaborare con le forze dell’ordine. Ed in realtà la massiccia partecipazione di persone all’assemblea fa ben sperare che questa richiesta possa essere accolta. Era da tempo che non si vedeva un consiglio comunale così affollato a Cervinara. E tra il pubblico c’erano i commercianti oggetto degli attentati del racket dei gironi scorsi. Sono i titolari di piccoli esercizi che non potrebbero assolutamente sopravvivere se dovessero pagare il pizzo. Ed allora anche per questo motivo hanno deciso di partecipare: «Non vogliamo essere sopraffatti», hanno spiegato.
Anche i giovani hanno sentito il dovere di partecipare. Nel pubblico, infatti, c’era una delegazione dell’Istituto Tecnico «Einaudi» di Cervinara, che nonostante il giorno festivo sono giunti in piazza Trescine con la bandiera dell’istituto. E la loro partecipazione è stata, forse, quella più bella da vedere per il loro coraggio e per la loro freschezza. Ma insieme a loro c’era anche tante gente comune stanca del clima di terrore che si vuole far respirare al centro caudino. Esausta della cappa di paura che si respira e che non vuole piegarsi. pa.pa.
fonte: Il Mattino
mercoledì 2 novembre 2005. Letture: 2213.