Discarica Tre Ponti - Montesarchio. Riapre la discarica di Tre Ponti

Foto Montesarchio

Riaprono le discariche di Tre Ponti a Montesarchio e di Difesa Grande ad Ariano Irpino. La notizia era già nell’aria da diversi giorni ma è stata ufficializzata solo oggi nel corso di una conferenza stampa che il commissario per l’emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, ha tenuto dopo aver incontrato i presidenti ed i prefetti delle cinque province campane.
Riapre anche la discarica di Villaricca mentre i siti di stoccaggio per le ecoballe sono Marigliano, Pianura e Ferrandelle. Le discariche da riaprire, tra cui quella della Valle Caudina, dovrebbero funzionare per 100, 120 giorni, il tempo sufficiente per decongestionare i CDR e riavviarli per la lavorazione di ecoballe sicure. In pratica in queste tre discariche dovrebbero finire i rifiuti che si sono accumulati in questi giorni per le strade della nostra regione e quelli che verranno prodotti nei prossimi mesi.
Una decisione, quella del prefetto De Gennaro, obbligata ma che allo stesso tempo ha subito destato una immediata mobilitazione delle popolazioni interessate. I rappresentanti dei comitati civici di Tufara Valle, con il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo, si sono recati presso la Rocca dei Rettori per un incontro immediato con il presidente della provincia di Benevento, Carmine Nardone.
La discarica di Tre Ponti si trova lungo la strada statale Appia. Fa parte del comune di Montesarchio ma praticamente confina con l’Irpina perché a pochi metri si trovano i territori dei comuni di San Martino Valle Caudina e Roccabascerana. Lo sversatoio si trova all’interno di una cava dismessa ed è stato aperto nel 2005. Ha funzionato sei mesi, come era stato stabilito negli accordi, con l’allora commissario di governo Corrado Catenacci, ospitando seicentomila tonnellate di rifiuti. Proprio in quegli accordi veniva anche stabilito che la discarica avrebbe funzionato sei mesi e sarebbe subito stata bonificata e, grazie a dei fondi regionali, di circa sei milioni di euro, quell’area sarebbe diventata una struttura polivalente a servizio dell’intera Valle Caudina.
Ma a quanto pare quei lavori non cominceranno, almeno per il momento. E nei prossimi tre o quattro mesi l’Appia sarà di nuovo attraversata dai camion pieni di rifiuti che scaricheranno i loro veleni a due passi dal centro abitato di Tufara Valle. Tornerà quell’odore nauseabondo che durante la stagione estiva ha impestato l’intera Valle Caudina. E torneranno le preoccupazioni per il futuro di questa terra, una terra che da Napoli riceve solo il peggio e sconta gli errori e le responsabilità degli altri.

Intanto gli amministratori di Montesarchio chiedono un incontro urgente con il super commissario De Gennaro. Mentre è in corso una riunione alla Rocca dei Rettori tra alcuni rappresentanti dei comitati civici ed il presidente della Provincia di Benevento, Nardone, il sindaco di Montesarchio, Antonio Izzo si chiede: “In quale stato viviamo? Come è possibile venir meno ad un accordo di programma sottoscritto tra Comune di Montesarchio, Regione Campania, Provincia di Benevento e commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti nel quale ci si era impegnati ad avviare un programma di riqualificazione ambientale dell’intera area su cui, nel recente passato, sono state sversate tonnellate di rifiuti di tutta la Campania? No, tutto ciò non è possibile e crediamo che lo stesso prefetto De Gennaro non sia stato messo al corrente di tale accordo”.

Fonte: Retesei

lunedì 21 gennaio 2008. Letture: 5927.


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