Economia - Airola. Tessival, al via la riconversione

Contratto d’Area, si punta sulla riconversione industriale per superare questo momento di difficoltà delle aziende. E’ questo in breve il dato che emerso nell’ambito dell’incontro di giovedì svoltosi a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza del responsabile del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali, Francesco Boccia, del sindaco di Airola Biagio Supino che, come si sa, è anche il responsabile unico del Contratto d’Area e della proprietà della Tessival, Giuseppe Annunziata.
L’incontro svoltosi in sede ministeriale era stato già preannunciato da Supino prima delle festività natalizie e, come sicuramente si ricorderà, si è reso necessario al fine di addivenire in tempi rapidi ad una soluzione di una vicenda che vede appesa ad un filo la sorte di centinaia di lavoratori. Nell’incontro romano si è parlato di riconversione industriale per una delle aziende più grandi, in termini di investimenti e di personale, del Contratto d’Area di Airola, la Tessival.
Che cosa si intende per riconversione industriale? Ad entrare nel dettaglio è stato il primo cittadino della comunità caudina, Biagio Supino che ha così chiosato: «Si è parlato di riconversione, ovvero di potenziamento per quel che concerne la filatura e di ridimensionamento della tessitura.
Al momento si tratta ancora di ipotesi, in quanto ci siamo aggiornati ad un nuovo incontro presso la sede ministeriale romana in cui sarà presentato il progetto dettagliato di questa azione di riconversione industriale. Intanto è stato fatto presente che il settore della filatura, al contrario di quello della tessitura che sta mettendo in ginocchio molte imprese ed aziende a livello nazionale, sta andando bene. E’, dunque, molto prevedibile un potenziamento in questo settore». Queste, dunque, al momento sono le ultime notizie in merito alla delicata questione delle aziende di Via Caracciano. Riflettori puntati ancora una volta sulle aziende del Contratto d’Area di Airola e sui problemi per i lavoratori, molti dei quali già in Cassa Integrazione, un provvedimento che durerà, stante i fatti, durerà ancora sino al prossimo ventidue marzo. Questo ulteriore periodo di cassa integrazione sta interessando a rotazione tutti i lavoratori, o meglio quasi tutti.
Sono stati, infatti, esclusi dal provvedimento i lavoratori che hanno ancora delle ferie da svolgere e gli apprendisti; per quest’ultimi, infatti, non è possibile applicare la cassa integrazione. Continua, dunque, ad essere alta l’attenzione sul Contratto d’Area. Sono molti i lavoratori che vedono incerta la propria sorte lavorativa, ma allo stato la situazione non appare del tutto negativa anche in virtù del recente incontro romano e dell’ulteriore e copioso finanziamento previsto dall’accordo di programma con la Regione Campania che prevede uno stanziamento di circa due milioni di euro. Potrebbe essere, infatti, proprio questo finanziamento a fungere da volano per il decollo della tanto auspicata «fase due» del Contratto d’Area. Intanto, però le preoccupazioni ci sono e le incertezze permangono. La questione, come si sa, ha animato e non poco il dibattito politico cittadino.
Da una parte alcuni consiglieri hanno chiesto, senza aver alcun successo, la convocazione di un consiglio comunale aperto a tutti, cittadini, sindacati, politici, rappresentanti aziendali, amministratori, ecc., dall’altra sempre esponenti dell’opposizione consiliare hanno richiesto ed ottenuto la convocazione della conferenza dei capigruppo visto che il problema è di interesse sociale. La questione, dunque, come si può notare non sembra avere una facile risoluzione, anche perché come hanno tenuto a precisare più volte le parti politiche, tra cui di recente anche Forza Italia, non si comprende a pieno la questione.
E’ auspicabile che in tempi brevi, dopo tante riunioni, vertici ed interventi nel dibattito polittico cittadino e sulla stampa locale si arrivi a determinare «la malattia», se esiste, del Contratto d’Area, per giungere in tempi brevi ad un soluzione che possa garantire i posti di lavoro ai tanti dipendenti ed operai coinvolti.
Fonte: Il Sannio Quotidiano
domenica 13 gennaio 2008. Letture: 5937.