Politica - Cervinara. Il prefetto di Avellino convoca una riunione per risolvere il problema della zona industriale

Foto Cervinara

Finalmente qualcosa si muove per far fronte alla vergognosa situazione in cui versa da mesi la zona ASI di Cervinara. Il prefetto di Avellino, Costantino Ippolito, ha convocato per martedì tre giugno alle ore 10 e 30 tutti i soggetti interessati alla vicenda, ossia, i sindaci di Cervinara e San Martino Valle Caudina, gli assessori provinciali all’ambiente e alla viabilità, il presidente dell’Asi e della comunità montata del Partenio ed i vertici delle forze dell’ordine.

L’iniziativa forte del prefetto Ippolito si è resa necessaria dopo i reiterati appelli a risolvere il problema, appelli di cui noi del TGsei ci siamo fatti promotori più volte ma che sino ad oggi nessuna aveva ancora raccolto e la cosiddetta zona industriale è rimasta abbandonata dagli uomini e da Dio. Una situazione che mette in gravissime difficoltà i pochissimi imprenditori che hanno deciso di scommettere sul suo decollo. Lo scarico dei rifiuti nella zona industriale di Cervinara avviene in due modi. Innanzitutto c’è la grandissima inciviltà dei cittadini della Valle Caudina che non si rassegnano a voler fare la raccolta differenziata e,quindi, preferiscono caricarsi i sacchetti in auto arrivare nella zona industriale e lanciarli direttamente dal finestrino.

Per queste persone davvero ci vorrebbero delle multe salatissime perché sono dei selvaggi. Poi, ci sono gli imprenditori furbi, soprattutto alcuni nel settore dell’edilizia che scaricano i materiali di risulta dei loro cantieri. Addirittura la settimana scorsa qualcuno ha gettato nella zona industriale il pericolosissimo amianto, un fatto da codice penale. La riunione di martedì dovrebbe servire a mettere, definitivamente , fine a questo andazzo vergognoso. Innanzitutto è necessario bonificare subito la zona e poi, soprattutto, c’è bisogno di un controllo coordinato da parte di tutte le forze dell’ordine, compresi i vigili urbani che non permettano il ripetersi di situazioni che arrecano dei gravi danni allo già scarso sviluppo della Valle Caudina.

Fonte: Retesei

venerdì 29 settembre 2006. Letture: 2927.


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