Società - Montesarchio. Riflettori sul futuro

Foto Montesarchio

MARIA TANGREDI. Il paese sta vivendo, da qualche tempo, un graduale rinnovamento del look urbanistico, con la conseguente modifica anche della viabilità. Zone che fino ai mesi scorsi erano aperte al transito veicolare, oggi sono invece, riservate ai pedoni. E altre trasformazioni sono già itinere. Mutamenti che interesseranno le principali piazze del paese.

Oltre che la centrale piazza Umberto I, ad essere trasformate saranno anche piazza Vittorio Veneto (più nota come piazza Croce) dove dovrebbe essere realizzata una rotonda, e piazza Poerio. Progetti che comunque saranno presentati anche al pubblico in un importante seminario di urbanistica che si terrà il prossimo dicembre. Di questi progetti si sono occupate anche alcune recenti delibere approvate dall’esecutivo, alcune delle quali (fra cui quella riguardante il piano regolatore generale), sono state approvate anche dall’assemblea consiliare.
L’assise nella sua ultima riunione ha preso atto degli «indirizzi programmatici e direttive transitorie in merito all’interpretazione delle norme tecniche del Piano regolatore come da parere reso dal redattore dello stesso strumento urbanistico». Una presa d’atto già effettuata dalla giunta, in quanto «vi era la necessità – afferma l’assessore all’urbanistica Giuseppe Cecere – di chiarire alcuni contenuti delle norme tecniche di attuazione al Prg».

I chiarimenti richiesti all’architetto Pio Castiello redattore del piano, hanno riguardato le zone Cc, quella produttiva a prevalenza commerciale; la zone Br cioè la zona a ristrutturazione del tessuto edilizio e viario esistente; la F1, zona riguardante le attrezzature comunali pubbliche e di uso pubblico; e la zona F5 riservata alle attrezzature fieristiche ed espositive. «In tutti questi casi – precisa l’ingegnere Cecere – abbiamo richiesto chiarimenti specifici. Nel caso della zona Cc intendiamo sapere cosa si intende per alloggi di servizio e per lotto d’intervento, mentre per la Br chiediamo se gli interventi di adeguamento funzionali si possano effettuare prima della redazione dei Piani Particolareggiati, essendo la Br una zona dove tutti gli edifici in essa ricadenti sia nelle aree sature che in quelle ad edificabilità residua, è consentito l’adeguamento igienico-funzionale».
Nel caso della zona F5 gli amministratori hanno chiesto delucidazioni sulla eventuale possibilità di «intervenire con un piano particolareggiato di inziativa pubblica o con un piano di lottizzazione convenzionata di iniziativa privata con superfici di lottizzazione inferiore ai 10 mila metri quadri previsti, e se è possibile intervenire su edifici esistenti nell’area di interventi ed a quali condizioni». Per la zona F1 invece è richiesto se «sugli immobili esistenti già destinati dai proprietari ad uso pubblico occorra la preventiva redazione del progetto da parte dell’amministrazione comunale».

fonte: Il Mattino

mercoledì 2 novembre 2005. Letture: 3008.


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